On the Book

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PoesieRacconti.it


martedì 1 marzo 2011

A spasso tra i libri... con Livio De Marchi

Il classico " C'era una volta " di tante fiabe, sarebbe l'avvio più adatto per la storia che andiamo a narrare.....
"C'era una volta, in mezzo ad un bosco, una casetta fatta di libri dove viveva un mago burlone che sapeva trasformare ogni cosa in legno...."
Ma la casetta esiste davvero e si trova tra i monti dell'Alpago, ed il mago in questione è uno scultore noto in tutto il mondo che un giorno decise di concretizzare 
un suo sogno.....
A bordo delle sue creazioni galleggianti, una barchetta, una scarpa femminile, una carrozza-zucca, automobili d'epoca, Livio De Marchi ha portato lungo i canali di Venezia uno stile, uno spirito, uno modo diverso di essere artista...divertendo e divertendosi......

  


Costruzione realizzata dall' artista Livio De Marchi

Livio De Marchi nasce a Venezia dove, ancora bambino, lavora alla scultura ornamentale in una bottega artigiana e, contemporaneamente, studia arte e disegno all’Accademia. È lì che inizia la sua attività, subito rivelando una inconsueta abilità nel plasmare la materia, che si traduce in una sensibilità ironica che lo spinge a produrre sculture le quali, pur nella perfezione del dettaglio, mantengono la spontaneità dell’essenza.
Nella sua evoluzione artistica transita dal marmo al bronzo, sino a pervenire al legno che rimarrà la sua materia preferita; essa gli conferisce una vitalità che altre materie non gli trasmettono.
Dopo aver aperto il proprio studio, De Marchi lascia correre la fantasia denunciando il suo mondo interiore, il suo modo di essere. Dopo profonde evoluzioni la sua capacità così ironica di cogliere la vita prende il sopravvento, per giungere a questo modo nuovo di fare scultura.
 


Le sue opere sono state esposte in varie città di tutto il mondo tra cui Milano, Firenze, Londra , Parigi, Düsseldorf, Zurigo, Toronto, New York, Los Angeles, Tokyo, ecc., pubblicate in molte riviste come Interior Design, Capital, Casa Vogue, Madame Figaro, Vogue, Hauser, Decoration, ecc. Inoltre il suo lavoro ha suscitato l’interesse di reti televisive di diversi paesi stranieri.
Sempre continuando l’attività di scultore, nel 1985 Livio De Marchi realizzò una grande opera avente la forma di barchetta “di carta”, nel 1986 realizzò una gigantesca scarpa da donna galleggiante, nel 1987 scolpì, seguendo la tradizione giapponese dell’origami, una colomba della pace che insieme alla “Barchetta di carta” sono state collocate nel Central Park di Himeji (Giappone) come monumenti. Durante lo stesso anno il Museo Kunsthalle di Emden (Germania) acquistò un grande vaso di pennelli scolpiti in legno e dipinti dal titolo “Fiori dell’artista”. Da segnalare una mostra personale a Tokyo presso la Galleria Hiro di Kimihiro Fujii. Nel 1988 realizzò una scultura a forma di Jaguar del 1937, anch’essa galleggiante. La Carsch Haus di Düsseldorf (Germania) organizzò una mostra personale su Livio De Marchi.


Nel 1989 scolpì, sempre in scala 1:1 una Fiat Topolino modello A. La Jelmoli di Zurigo (Svizzera) organizzò per lui una mostra personale. Nel 1990, realizzò la “Casa dei libri”. Essa si trova a S. Anna di Tambre d’Alpago (BL) ed è ormai famosa in tutto il mondo.
Nel 1991 la Jelmoli di Zurigo organizzò un’altra mostra personale su di lui e nel 1993 la televisione Olandese TROS gli ha dedicato un vasto programma.
Il museo americano “Believe it or not!” a S. Augustine in Florida (U.S.A.) ha acquistato la Fiat Topolino e la Jaguar galleggiante. Il Museo “Muskegon museum of art” a Muskegon - Michigan (U.S.A.), ha acquistato un grande vaso di pennelli da esporre nel museo.
Livio De Marchi ha realizzato la “Casa dei libri n. 02” in Germania, presso una località tra Francoforte e Colonia avente il nome di Bergneustadt (collezione privata).


Nel 1994 lo scultore ritorna a giocare con le sue sculture; realizza infatti un’opera galleggiante dal titolo “Un sogno a Venezia” che è stata presentata in occasione del Carnevale.
Si tratta di una gigantesca zucca trainata da 4 cavalli i quali, se il guidatore tira le briglie, si innalzano in segno di saluto. All’interno della zucca c’è spazio sufficiente per 4 persone. Nel mese di ottobre 1994 Livio De Marchi realizza la “Casa dei libri n. 3” in Giappone. All’interno di essa è collocato un bagno giapponese di proprietà della Pensione Costa del Sol sulla penisola di Izu, di fronte l’Oceano Pacifico. Lo scultore ha intenzione di realizzare 10 opere “Casa dei libri”, sparse in tutto il mondo.
In occasione del Carnevale di Venezia del 1995 scolpì un gigante vaso di fiori (4 rose, 4 tulipani e 4 margherite) dedicato alla sua città. Quest’opera, alta più di 8 metri, fu posta nel Canal Grande vicino alla punta della Dogana. Durante la primavera del 1995 la Sig.ra Angelika Obermüller organizzò per lui una mostra personale nella sua galleria a Monaco Galerie + Tee; nel giugno 1995 Livio De Marchi mostrò le sue opere nell’esposizione organizzata per lui nell’antico castello di Frohnleiten in Austria.
Dal 30 marzo al 04 maggio 1996 espone le sue sculture nella Mostra personale presso la Galleria Lieve Hemel di Amsterdam. Nel febbraio del 1997 presenta un’opera galleggiante, un’automobile scolpita in diversi legni, la “Mercedes Gabbiano”. “La Gabbiano” è stata mostrata alla Fiera d’arte KunstRAI di Amsterdam dal 14 al 19 maggio. Dal 31 maggio al 12 luglio espone le sue opere nella Mostra personale presso la Gallerie Lieve Hemel di Amsterdam. Nel febbraio del 1999 presenta un’opera galleggiante, un’automobile scolpita in diversi legni, la “Volkswagen Maggiolino”. “La Maggiolino” è stata mostrata alla Fiera d’arte KunstRAI di Amsterdam dall’1 al 6 giugno 1999. Dal 19 al 31 luglio espone le sue opere nella Mostra personale presso la Gallerie Lieve Hemel di Amsterdam. Nel Novembre espone le sue opere nel SOFA in Chicago (c/o Mostly Glass Galleria).



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In un libro la mia vita...

http://farm2.static.flickr.com/1326/842127156_209c9b6168.jpg
Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. Quando la letteratura è al suo apice ci sembra che d'improvviso ricordiamo qualcosa d'importante che sapevamo ma abbiamo scordato.
  

(O. Lagercrantz, L'arte di leggere e scrivere)

La Calligrafia, espressione dell' anima


http://grafologia2day.files.wordpress.com/2010/01/calligrafia-1.jpg

Anche dopo l'invenzione della stampa si continuò, nonostante tutto,  a scrivere a mano e  ad inventare nuovi stili di calligrafia, vera e propria arte di bella scrittura o meglio, arte di tracciare i caratteri della scrittura in modo ornamentale.
 
La calligrafia diventa quindi l'arte di dare forma ai segni in modo espressivo ed armonioso ed oggi,  fare calligrafia, significa focalizzarsi sulle regole di bellezza e di armonia che governano la forma delle lettere.

Oggi la calligrafia, ormai liberata come la pittura dall'importante bisogno di rappresentare la realtà ( in quanto affidato alla fotografia), non ha più bisogno di rappresentare solo testo e parole, ma può spaziare come vera espressione d'arte .

Ed è per questo che, in questi ultimi decenni, i calligrafi hanno studiato e ridefinito la forma delle lettere tanto che  la calligrafia è diventata una forma d'arte a tutti gli effetti in cui possiamo riconoscere e distinguere tre diverse forme:la calligrafia classica, la calligrafia gestuale e la calligrafia espressiva.



La Calligrafia Classica è da sempre utilizzata nelle più svariate ed importanti occasioni quali  diplomi, lauree, abilitazioni all'esercizio della professione, onorificenze pubbliche, partecipazioni di  nozze, menù, segnaposto, testi per occasioni e ricorrenze speciali, poesie ed  in tutte le occasioni che richiedono un "tocco solenne"  quale segno tangibile dell'importanza del momento.


La Calligrafia Gestuale è  la parte più  libera della calligrafia in quanto la  scrittura diventa segno e ne scaturisce un' immagine che diventa testo. In questo tipo di calligrafia sono elemento distintivo e  fondamentale la dinamicità e la sicurezza del calligrafo poiché  saltano tutti gli schemi della calligrafia classica ed il gesto è completamente libero . La calligrafia gestuale è anche un importante campo per ottenere sorprendenti effetti grafici grazie ai più inconsueti strumenti calligrafici quali il: cola-pen, tiralinee, palette di legno, carboncini, scopini di saggina, feltrini di diversa durezza, rafia ripiegata ecc.


Nella Calligrafia Espressiva c'è sempre una progettazione di base con un attento studio degli sfondi e della composizione delle tessiture calligrafiche che andranno a comporre l'opera  in cui lettere e parole divengono segni ed immagini tanto è vero che spesso  gli strumenti ed i colori della calligrafia espressiva sono gli stessi della pittura.