On the Book

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PoesieRacconti.it


sabato 5 marzo 2011

"Mettiti nei miei panni".... Cambiare per un giorno, con la fantasia

Frankenstein  è stato un programma televisivo condotto da Fabio Canino.
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Il programma 

Il programma è andato in onda per otto puntate a partire dal 27 marzo 2006 in seconda serata su Italia 1. Appartiene al filone dei reality di gender swap, un programma che permette alle persone di cambiare totalmente identità. Si tratta di un nuovo genere televisivo che oltreoceano ha già riscosso un enorme successo e da cui sono nati diversi e interessanti spin-off che hanno attirato l’attenzione di pubblico e critica. Il cuore della trasmissione è tutto racchiuso nel desiderio di chi vuole sperimentare, anche solo per un istante, grazie alle tecniche di make-up di Sergio Stivaletti, di essere una persona diversa, con un aspetto, un’età e caratteristiche completamente diverse dalle proprie. In ogni puntata, infatti, una persona facente parte di una qualsiasi casta sociale si rivolgeva al programma per provare a cambiare personalità, almeno per un giorno. A questo proposito, veniva realizzata una maschera sul calco del viso del protagonista e veniva aiutato a cambiare la voce e il portamento. Al termine della puntata, che riassumeva i punti cruciali della preparazione, il protagonista doveva affrontare una prova; a seconda dei casi, doveva presentarsi in ambienti a lui famigliari e tra gente conosciuta nei suoi nuovi panni, dimostrando di essere riuscito a cambiare totalmente identità. Tra gli otto protagonisti, inoltre, vi erano anche Letizia Boupkouele, una ex ragazza di Non è la Rai e Federica Fontana show girl. Molteplici le tematiche trattate, rivalse sociali, rapporto padre figlio, relazioni sentimentali e affettive in genere.

Autori del Programma

Claudio Canepari, Mariano Cirino, Luca Mayenza

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METTI che con tua suocera le cose non vanno troppo bene. E allora vuoi capire che cosa pensa di te, perché lo pensa, che cosa passa per la testa di una donna di un'altra età, di un'altra generazione. Metti che per un giorno puoi trasformarti in una signora di settant'anni, essere un'altra, farti amica appunto tua suocera. E allora sì, farle raccontare com'è sua nuora, che cosa pensa di lei. Non serve un sortilegio, basta un programma televisivo, e un mago sì, ma degli effetti speciali. Per cambiare connotati, sesso, razza, età. Tutto. E scoprire qualcosa di più di come si è, da un osservatorio altro. E' il Gender Swap, una delle frontiere più recenti della tv, grande successo negli Stati Uniti, tanti che aspirano a traslocare nel corpo e nella testa di qualcun altro.
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"Mettiti nei miei panni". Con Frankenstein il modo di dire diventa una prova fisica. "I protagonisti - spiega Canino - sono persone normalissime, un po' più sveglie di altre, con la sensibilità giusta insomma per mettersi in gioco e diventare per ventiquattr'ore un'altra persona". Pare facile. Ma non lo è per niente. "Molti sono arrivati pensando che fosse solo una messinscena televisiva. Invece - spiega il conduttore - è un impegno serio, con un training duro. E sono andati in crisi".

Perché non si tratta solo di mettersi una maschera. "Il trucco c'è, è ovvio, e ti cambia redicalmente, anche perché è affidato a un mago degli effetti speciali come Sergio Stivaletti (da vent'anni effettista di fiducia di Dario Argento, ndr) e a guardarlo lavorare sembra di stare al circo. Poi però - continua Canino - i partecipanti sono stati affidati a un coach, che ha insegnato loro come interpretare la loro nuova identità. E quindi cambiare la voce, i movimenti, tutto".


Si cambia, dunque, e non solo faccia. "Le difficoltà maggiori le ha incontrate chi ha dovuto affrontare una nuova identità culturale, o religiosa. Come un ragazzo del Camerun - racconta Canino - che ha voluto diventare bianco per un giorno. Però quando il coach gli ha spiegato in che modo comportarsi per 'essere un bianco', ha avuto problemi a metabolizzare alcuni comportamenti, inaccettabili da chi è cresciuto in una cultura diversa da quella occidentale".

E poi c'è chi nel cambiamento cerca la parte migliore di sé che nell'identità di tutti i giorni non riesce a valorizzare. "C'è un ragazzo, Roberto, separato dalla moglie, che per motivi di lavoro non riesce a stare quanto vorrebbe con il figlio piccolo. E allora - spiega il conduttore - siccome il 'mito' del figlio è La Cosa, il personaggio di I fantastici quattro, abbiamo tasformato il padre nel fumetto e glielo abbiamo fatto incontrare". "Però - precisa Canino - senza dirgli chi fosse: non volevamo valorizzare il papà, ma fare un regalo al bambino. Alla fine, vedrete, è stato commovente".