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domenica 27 febbraio 2011

Quando il teatro rinsalda un' amicizia... Chiedimi se sono felice (2000)

http://giotto.ibs.it/cop/cop.aspx?s=D&f=200&x=0&e=8010020082889
Chiedimi se sono felice

Titolo originale:  Chiedimi se sono felice
Nazione:  Italia
Anno:  2000
Genere:  Comico
Durata:  110 Min
Regia:  Aldo, Giovanni, Giacomo, Massimo Venier.
Sito ufficiale:  www.chiedimisesonofelice.it

Cast:  Aldo, Giovanni, Giacomo, Marina Massironi, Antonio Catania, Paola Cortellesi.
Produzione:  Kubla Khan s.r.l.
Distribuzione:  Medusa
Uscita:  15 Dicembre 2000 (cinema)

Dopo " Tre uomini e una gamba " e " Così è la vita ", tornano ad entusiasmarci, nel 2000, nei panni di tre amici,  Aldo, Giovanni e Giacomo appunto, alle prese proprio con la loro vita e la loro amicizia.
Una divertentissima commedia che si divide in due parti; il presente, in cui i tre si sono separati e non si vedono da tempo, ed il passato, in cui si racconta cosa è successo e cosa li ha divisi.
Nel passato sono aspiranti attori di teatro che decidono finalmente di metter su una personale versione del Cirano di Bergerac. Nel frattempo sbarcano il lunario con lavoretti improbabili e decisamente precari: Aldo è comparsa al teatro dell'opera, Giovanni fa il manichino vivente in un grande magazzino e infine Giacomo doppia personaggi irrilevanti e praticamente muti in telefilm di serie C.
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Neppure la loro vita sentimentale è un granchè: Aldo passa il tempo a cercare di mollare l'insopportabile e isterica fidanzata Silvana (interpretata dalla moglie Silvana Fallisi) innamorandosi continuamente di altre donne; Giovanni invece è concentrato solo sul lavoro fino a quando non incontra, innamorandosene perdutamente, l'hostess Marina; Giacomo resta solo immaginandosi di incontrare l'amore perfetto ed eterno.
E come una pallina di acciaio che prende sempre più velocità scivolando su di un piano inclinato, anche l'amicizia consolidata dei tre, sembra precipitare rapidamente verso una disastrosa, ma non per questo meno divertente, conclusione. Perché come esclama Aldo: "Quando l'amore ci si mette è veramente bastardo". La separazione dura tre anni fino a quando una paradossale malattia di Aldo non li riunisce per uno spiritoso e indubbiamente felice finale.
Il trio è decisamente in piena forma e seppure il filo conduttore degli eventi sia assai esile, riesce ad acquistare peso andando avanti tra i piccoli casi che caratterizzano la vita quotidiana dei tre uomini afflitti dai problemi di tutti, economici, sentimentali e professionali.
Camei di Antonio Catania, nelle vesti di vigile della città, con il quale organizzano una estemporanea partita di pallavolo, e di Beppe Battiston, (conosciuto e amato in Pane e Tulipani) che impersona un assurdo rapinatore che dopo aver rubato collane e anelli alla combriccola durante una cena, piange disperato sul suo triste destino.
Seppur sia in alcuni momenti persino commovente, non si smette mai di ridere o di sorridere anche davanti alla rottura dei tre amici, perché una simile amicizia non può finire mai. Nel cinema come nella realtà.
E noi pubblico siamo entusiasti di questo sodalizio che ci diverte ma non solo.


 Valeria Chiari



 "Avete presente la teoria del piano inclinato? No? Ve la spiego. Se mettete una pallina su un piano inclinato la pallina comincia a scendere, e per quanto impercettibile sia l'inclinazione, inizia correre e correre sempre più veloce. Fermarla, è impossibile. Ma per fortuna gli uomini non sono palline: basta un gesto, un'occhiata, una frase qualsiasi a fermare il corso delle cose. "
                                                   
                                      Aldo (Aldo Baglio)


" No, non disturbatevi, restate sulla sedia,
Signori mi presento, sono la commedia.
Non son fatto di ossa ma di atti
Che vi lascino rimborsati o soddisfatti
Il mio cuore è chiamato trama
Gente che si odia e che si ama,
Il mio sangue è tutto ciò che accade
Dal bacio, al duello con le spade,
Il mio cibo è il vostro battimani,
Il veleno, gli attori cani.
Io sono la commedia e mi divido in atti
Per raccontare a voi gli straordinari fatti
Di questi cavalieri e della loro dama
Di chi crede di amar
E di chi invece ama.
Si narrerà del poeta Cyrano e del suo naso
Che pare modellato con lo stucco;
ma non ditelo all'attore, non è il caso, perché ce l'ha 
davvero, mica è un trucco
E di Cristiano, giovane cadetto, che si esprime poco 
meglio di un gibbone
ma ha fascino ed è di bell'aspetto. Un po' di fantasia 
questa è finzione,
Entrambi ardon d'amore, questo è il bello
Per Rossana, cugina di Cyrano
Di quest'ultimo ama cuore e cervello
ma ama corpo e viso di Cristiano.
Ma l'ora dei preamboli è finita
È l'ora che si vada ad incominciare
A tessere la trama e poi l'ordito
A svolgere, cucire e ricamare;
Che squillino le trombe signori spettatori
Inizia la commedia, che parlino gli attori."

Aldo (Aldo Baglio)

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