On the Book

On the Book

PoesieRacconti.it


domenica 31 luglio 2011

Surreale.... E' GIA' IERI (2004)

http://castenasoforever.ilcannocchiale.it/blogs/bloggerarchimg/CastenasoForever/%C3%A8%20gi%C3%A0%20ieri.jpg

È già ieri
Italia/Spagna 2003, 90'
Genere:
commedia
 
USCITA CINEMA: 16/01/2004
REGIA: Giulio Manfredonia
SCENEGGIATURA: 
FOTOGRAFIA: Roberto Forza
MONTAGGIO: Roberto Martucci
PRODUZIONE:  
RICCARDO TOZZI, GIOVANNI STABILINI, MARCO CHIMENZ PER CATTLEYA, FLAMENCO FILMS AND ESTUDIOS PICASSO
DISTRIBUZIONE: COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA (2004)
PAESE:
 
Italia – Spagna – Regno Unito, 2003 
GENERE:  
Commedia
DURATA: 99 Min
FORMATO: Colore  
SOGGETTO:
Liberamente tratto dal film "Ricomincio da capo" (1992) di Harold Ramis.


Primo caso nella storia di remake italiano (anzi, italo-spagnolo) di un film hollywoodiano, È già ieri ripropone a dieci anni dalla sua uscita il soggetto base di una delle commedie migliori degli anni ’90: Ricomincio da capo di Harold Ramis, con il grandissimo Bill Murray (apprezzato di recente in Lost in translation). Chi l’ha visto ricorda che un insopportabile giornalista Tv si trovava in trasferta – annoiato e arrabbiato col mondo – e poi finiva in un incubo surreale: svegliarsi ogni mattina per rivivere sempre lo stesso giorno decine di volte, sempre uguale. Fino a cercare diversivi per non impazzire, e anche a sfruttare la situazione.
Stavolta, nei panni del cinico protagonista c’è il “nostro” comico Antonio Albanese: conduttore di un programma sulla natura, si ritrova alle Canarie per un servizio su un branco di cicogne per lui insopportabili. E, risvegliandosi sempre il 13 agosto, bloccato da una tempesta e da altri contrattempi non riesce a fuggire dalla maledetta isola...
Reduce da due film tremendi (la fame e la sete e Il nostro matrimonio è in crisi), Albanese si rivela stavolta – slegato finalmente dalla regia, che lo vide promettente debuttante in Uomo d’acqua dolce, ma poi appunto deludente – pimpante e ben servito da una sceneggiatura fatalmente non originale (tutte le idee migliori del film americano ci sono tutte, pari pari). Chi cerca uno svago non triviale si divertirà, soprattutto se non ha visto Ricomincio da capo. Chi ha amato quel capolavoro ricco di sfumature e sottigliezze, soprattutto nell’interazione con alcuni gustosi personaggi secondari (sottigliezze che qui non ci sono, se non a tratti) sarà inevitabilmente portato al confronto, e presto gli risulterà troppo inferiore questo esito “europeo”. Anche perché manca totalmente la parte di riflessione sul tempo, sulla sfida al cambiamento che Ricomincio da capo portava, pur in un quadro divertente e a momenti esilarante.
Ma non si deve eccedere in severità: in fondo c’è da rallegrarsi a veder parzialmente recuperato un attore niente affatto televisivo (come continua a scrivere tanta critica) come Albanese. Che dà il meglio quando dalla commedia passa improvvisamente al dramma; come sa bene chi lo ricorda in film totalmente drammatici come Vesna va veloce (il suo miglior film) e Tu ridi, ma anche lo stesso Uomo d’acqua dolce. A patto poi, per completezza, recuperare Ricomincio da capo, per vedere e apprezzare lo spunto originale sviluppato al meglio.
Peccato, infine, per qualche volgarità, anche se non superiore a quella di buona parte dei film in circolazione.



Quando si dice che il mondo si capovolge! Si, perché non è scommessa da poco decidere di realizzare il remake di un film americano perfetto come "Ricomincio da capo" diretto nel 1993 da Harold Ramis e interpretato da un indimenticabile Bill Murray.
Ci prova Giulio Manfredonia che dopo "Se fossi in te" ritorna alla cosiddetta "if comedy" per riproporre, all'italiana, il confronto con il tempo e la sua estremizzazione nella ripetizione all'infinito. Scontroso e irritante, il protagonista - qui l'italianissimo Antonio Albanese- è un celebre conduttore televisivo di trasmissioni naturalistiche che oltre al suo prossimo odia molto anche viaggiare.
Costretto a recarsi nelle Canarie per realizzare un servizio su un gruppo di 8 cicogne che hanno preferito appollaiarsi sulle cime di un monte invece di partire con il proprio stormo, Filippo Fontana spera di cavarsela in 24 ore.

http://www.cinefile.biz/images/giaieri2.jpg

A missione compiuta l'odioso e sgradevole conduttore prepara i suoi bagagli per ripartire immediatamente da quell'isola che, pur non conoscendo affatto, detesta profondamente.
Ma il destino è in agguato. Bloccato da una inattesa tempesta di mare, Filippo è costretto a restare una notte in più del previsto e il giorno dopo, al suo risveglio, scopre di essere 'bloccato nel tempo' e di dover vivere di nuovo la stessa giornata. Una ripetizione infinita che lo porterà dal panico alla disperazione, fino ad una lenta ma inarrestabile comprensione di sé e degli altri, in un ideale percorso iniziatico che troverà un proprio significato in un radicale e imprevisto cambiamento personale. Il tempo che sfugge e che non siamo mai in grado di utilizzare appieno, tante sono le aspirazioni o gli impegni che ci assillano e ci assalgono quotidianamente: questo il tema 'intimo' del film che Manfredonia ripropone riprendendo le linee principali della storia americana e lasciando ampio spazio ad una comicità a tratti surreale, che Antonio Albanese in coppia con Fabio De Luigi, rende a volte irresistibile.
Pellicola divertente e senza troppe pretese se non quella di distrarre e sviscerare con arguzia tutto ciò che potrebbe accadere in una sola giornata che si ripete senza sosta.

Valeria Chiari

http://www.cinefile.biz/images/giaieri3.jpg

Il cinema americano si è preso spesso la briga di rifare film di successo italiani in quel di Hollywood. Per una volta tanto, con “È già ieri”, è successo il contrario, con il regista Giulio Manfredonia, alla sua seconda opera, che si è voluto misurare in un remake di un cult USA come “Ricomincio da capo”, storia fantastica che vedeva il protagonista, un grande Bill Murray, intrappolato in loop temporale che gli faceva vivere sempre il solito giorno.
L’operazione compiuta da Manfredonia è stata quella di sostituire ambientazione e personaggi mantenendo però pressoché inalterate le idee che davano slancio al film del 1993. Protagonista quindi è sempre un uomo borioso e scortese, il quale anziché essere intrappolato nel “giorno della marmotta” (animale comunque omaggiato all’inizio con uno sketch) è costretto a rivivere il giorno in cui deve dedicarsi ad un servizio su delle cicogne che hanno nidificato in un vulcano delle Canarie. Cambiano ovviamente anche il nome e la carta d’identità, con al posto di Murray il comico Antonio Albanese, ma il percorso di crescita rimane il medesimo dell’originale, con l’incantesimo che si rompe solo al momento in cui dello spregevole individuo di inizio film non rimane più nulla.

http://www.tv.mediaset.it/binary/34.$plit/C_22_articolo_2425_lstParagrafi_paragrafo_0_upiFoto.jpg

Un clone quindi? No, perché le gag sono diverse e nel ricco paniere di sottotemi offerti dal soggetto Manfredonia fa delle precise scelte personali: sono sottolineate in particolare dal regista le infinite possibilità che il tempo può offrirci, naturalmente legate da come si decide di approcciarsi a ciò che ci circonda. Bravi gli interpreti e belle le location, mentre è meglio sorvolare sulla qualità degli effetti speciali, fortunatamente pochi, per una commedia che si tira fuori dal confronto con l’originale proponendone una gradevole variazione made in Italy. 

Scritta da Manuel Celentano mercoledì 12 agosto 2009


Nessun commento: